Spy-software

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14 Giugno 2019: Spy-software 14 Giugno 2019

Oggi il coniuge geloso non si limita più ad una attività di osservazione, di ricerca della prova del tradimento attraverso l’uso  gli organi di senso, ma spesso si avvale della tecnologia, quella più avanzata,  come ad esempio il programma informatico “spy-software”.

E’ un programma che può essere installato in modo occulto su un telefono cellulare, un tablet o un pc, e “permette” di captare tutto il traffico telefonico dei dati in arrivo o in partenza dal dispositivo e, quindi, anche le conversazioni telefoniche.

Tale condotta integra il reato di cui all’art. 617 bis c.p. come stabilito dalla Cassazione, V sezione Penale, n. 15071/19, che ha confermato la sentenza di condanna pronunciata dal giudice di merito nei confronti di un marito-investigatore, il quale aveva installato il predetto sistema sul cellulare della moglie.

Il reato non viene meno neppure nel caso in cui l’utilizzatore del dispositivo captato sia a conoscenza dell’avvenuta installazione, dal momento che il reato di cui all’art. 617 bis c.p. anticipa la tutela della riservatezza e della libertà delle comunicazioni mediante l’incriminazione di fatti prodromici all’effettiva lesione del bene, punendo l’installazione di apparati o strumenti, ovvero di semplici parti di essi, per intercettare o impedire conversazioni telefoniche.

Vale a dire che, ai fini della configurabilità del reato rileva la sola attività dell’installazione e non quella successiva di intercettazione o impedimento, che rileva solo come fine della condotta.

 Con la conseguenza che il reato si consuma anche se gli apparecchi installati, fuori dalle ipotesi della loro inidoneità assoluta, non abbiano funzionato o non siano stati attivati.

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